Siamo la Nyumba Ali, "casa con le ali" in lingua swahili, una giovane associazione nata a Bologna e cresciuta sulle fondamenta di una casa famiglia costruita a Iringa nel sud della Tanzania.

2016 - Aprile

2016 - Aprile

Carissimi nell'era della comunicazione a slogan, vi chiedo di trovare il tempo e la pazienza di leggere questa lunga email. Lucio ed io siamo stati costretti a tornare in Italia in marzo del 2016, abbiamo affrontato malattie , problemi abitativi, ostacoli burocratici e siamo riusciti a ricomporre la nostra famiglia tanzaniana: Ageni nel 2016 si è iscritta all'università di Bologna, Mage e Viki da aprile del 2017 vivono in Italia tra Bologna e il Lido di Spina.

In questo periodo siamo tutti e cinque a Bologna: Ageni è iscritta al terzo anno di tecniche di laboratorio biomediche, Mage frequenta quotidianamente la " casa della carità"(https://www.parrocchiasansavino-bo.it/index.php/casa-della-carita/la-nostra-casa/109-presentazione-casa-della-carita), Viki resta a casa accudita per alcune ore da Nadia, una signora moldava che la ama e la vizia; con un percorso ad ostacoli, abbiamo trovato un equilibrio familiare, diverso da quello tanzaniano, ma ugualmente ricco di amore. E a Iringa? I due centri diurni hanno continuato ad offrire un prezioso servizio ai bambini disabili e alle loro famiglie;nella la casa-famiglia di Ngome
prosegue l'ospitalità di un bel gruppo di bambine/bambini provenienti da villaggi lontani. Tutto come prima tranne che ora la gestione è nelle mani dei tanzaniani: Adam è il responsabile, in lingua swahili il bosi, nove donne ( le dade) si occupano dei bambini, Regina è la cuoca dei due centri, Yona l'autista/factotum e Sofia, la nostra quota di riserva per le categorie protette...

La scommessa da vincere è sempre stata quella di tornarcene in Italia lasciando tutto nelle mani locali, per ora ce la stiamo facendo! ci sono stati momenti difficili, problemi a iosa, contentezza e infelicità, la presenza continua di volontari è stata fondamentale per superare l'emergenza, ma da settembre 2017 siamo andati a Iringa solo per brevi, e distanti, periodi. L'associazione ha continuato a lavorare per raccogliere i fondi necessari per stipendi del personale, cibo e cure varie, trasporti con il pulmino dell'associazione, manutenzione dei centri e degli arredi, consulenze varie in loco ecc. Le spese sono aumentate perché la gestione economica da lontano è dispendiosa, perché il costo della vita in Tanzania si è alzato, perché non c'è più Lucio capace di cercare, e trovare, le soluzioni più convenienti...

WhatsApp Image 2019-04-10 at 12.24.28Contemporaneamente in Italia è diventato sempre più difficile raccogliere fondi, sono noti a tutti voi i motivi che rendono sempre più arduo essere volontari. Questi tre anni sono stati difficili, più di una volta abbiamo rischiato la chiusura, ma poi ci siamo rialzati e siamo ancora un' associazione italiana con un braccio operativo in Tanzania.

Ora c'è un altro ostacolo da superare : le nuove regole del Codice del Terzo Settore e se vogliamo continuare ad esistere dobbiamo modificare lo statuto e non solo . Siamo ad una svolta fondamentale e abbiamo bisogno del vostro aiuto. Cosa potere fare? - iscrivervi on-line all'associazione, il contributo che chiediamo serve per gestire sito e burocrazia senza intaccare i fondi destinati a Iringa, - partecipare all'assemblea annuale per ridisegnare il futuro dell'associazione - restare in contatto con email, sito web, facebook, telefono - ricordarvi della Nyumba Ali nel momento della dichiarazione dei redditi - fare una vacanza solidale a Iringa -
organizzare incontri e/o attività di sostegno.

Crediamo che sia giusto continuare sulla strada intrapresa più di dieci anni fa, la convinzione nasce dai risultati ottenuti, tra i quali spiccano Zawadi che frequenta la seconda secondaria, Pio che andrà in quarta elementare, Ageni che si laureerà in corso, Salesia e Renata diventate ragazze autonome, nello sfondo i bambini dei centri che hanno acquistato dignità umana e serenità.

Grazie per aver letto sino qua e grazie sin d'ora per l'aiuto Bruna e la tribù della Nyumba Ali.

 

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