31 dicembre |
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Buon anno ricordando come eravamo
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10 novembre |
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Carissimi Il tempo misurato secondo le regole del Sistema Internazionale riserva ben poche sorprese , se e’ vissuto ha un andamento imprevedibile e non lineare; immersa nel mio tempo irregolare, non mi sono accorta che non vi scrivo da mesi e oggi provo a ridare un senso lineare al trascorrere dei miei giorni . Quest’anno molti sogni ,che sembravano irrealizzabili, si sono concretizzati e molti progetti che sembravano gia’ concretizzati sono rimasti semplici pensieri , che ogni tanto riemergono conditi di rimpianto e di amarezza . Sogni realizzati : sono venuti nella casa con le ali un neuropsichiatra infantile , il presidente della Nyumba Ali , esperti di C.A.A e mio fratello , da gennaio ad ottobre queste persone si sono davvero materializzate e hanno condiviso cibi , pensieri , sogni , delusioni ,risate ,pianti , strade dissestate , cieli stellati , sorrisi , parole incerte , lacrime , canzoni. Francesco B. ci ha tolto molte illusioni sul futuro di Viki e di alcuni bambini del centro , ma ci ha regalato la consapevolezza , ci ha aiutato a guardare negli occhi la malattia mentale e ad averne meno paura , abbiamo imparato nuove parole incarnate per sempre nei volti dei nostri bambini , abbiamo imparato ad accettare sentenze inappellabili , siamo diventati piu’ adulti anche se questa parola applicata a noi puo’ far ridere , piu’ che adulti anagraficamente,e non solo, siamo vecchi. Mario, Rossella e Sara : le tombole e le lotterie , gli incontri nelle scuole , il passato , il present e e il futuro dell’associazione . Viki che faceva da guida a Mario , Mario che incantava Viki , le torte di Rossella ,la sua sensibilita’ , il sorriso speciale di Sara , la gita a Dodoma , gli abitanti di Iringa stupiti del bianco cieco che si muoveva come se ci vedesse ( anche i bianchi sono disabili!?), gli incontri istituzionale e non , le due parti dell’associazione unite nella persona del cosiddetto rappresentante legale , per noi l’amico Mario. Francesco ed Elena , gli esperti d i C.A.A e non credevamo possibile avere qua qualcuno in grado di progettare un percorso per Zawadi , di far emergere le potenzialita’ di Pio , di consolidare quelle di Peter . Ora abbiamo un computer , dei sensori , dei programmi speciali e per alcuni dei nostri bambini si e’ aperta la porta della comunicazione tra lo stupore di dade , mamme e nonne . L’informatica e’ entrata nel nostro nuovo gazebo e non sappiamo dove ci portera’ , sappiamo pero’ di poter contare su amici esperti che nel lavoro usano allo stesso modo cuore e intelligenza Patrizio , la mia famiglia d’origine , il “fratellino” piu’ alto di me , il tassello che mancava nella mia seconda esistenza , Patrizio che ci ha ascoltato , consolato col fungo velenoso , Patrizio che vede diversamente le cose perche’ e’ sempre piu’ in alto di noi , Patrizio che ha costruito un legame speciale con Ageni , Patrizio che ha sperimentato la nostra nuova vita e l’ha capita . Quattro sogni realizzati nello stesso anno , quattro esperienze diverse e uguali , quattro periodi straordinari vissuti nella quotidianita’ , quattro esperienze che bilanciano delusioni , incomprensioni , sofferenze e aspettative deluse. Falsi amici , persone che abbiamo ospitato e che non dicono neanche grazie , promesse non mantenute , furti , imbrogli , corruzione , stanchezza e solitudine , ma il piatto della bilancia pende dall’altra parte e nel bilancio il segno resta positivo . Un abraccio Bruna |
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22 agosto Vacanze, formazione e giteCarissimi, Leggo sui quotidiani on line che in Italia ci sarà un caldo africano e mi viene da ridere, forse non abito in Africa perché qui c’e’ freddo, freddo mattutino e serale , freddo da felpa e da due coperte nel letto . Mi dispiace per la vostra Africa , la mia ha un clima molto gradevole, la savana e’ secca , non abbiamo più il prato verde ma stupende bouganville e il cielo e’ sfacciatamente azzurro e blu. Il clima in casa e’ come quello esterno , sono stati con noi Mario, Rossella e Sara, e’ difficile raccontare l’emozione di avere qua chi da sempre ci segue e che ora porta il peso della responsabilità dell’associazione . Abbiamo progettato il futuro , aggiustato un po’ il presente, girato per villaggi , incontrato cooperanti e volontari e soprattutto condiviso gli abbracci di Mage , i baci moccolosi di Viki e i preziosi sorrisi di Ageni.Abbiamo accolto molti pellegrini in terra tanzaniana , li abbiamo accolti col cibo preparato da Rossella , abbiamo ascoltato storie , risposto a domande, ci siamo commossi insieme a loro nel vedere Zawadi scrivere, Salesia camminare a fatica, Piosorridere felice e Imma chiamare tutti mama . Non e’ facile reggere il ritmo di una casa aperta , avere le pareti trasparenti , ascoltare quando si desidera solo dormire ; il turbinio di persone e di parole,a volte, fa desiderare il silenzio , ma quando ci sono gli amici coi quali dividere anche la fatica , tutto diventa più semplice e alla fine c’e’ sempre la certezza che tutto questo e’ impresa di tutti. Di questo straordinario periodo voglio raccontarvi il corso di formazione e la gita scolastica: mi piacerebbe avere più tempo per mettere in ordine i pensieri e gli avvenimenti, non riesco più a vivere in una dimensione temporale ordinata e logica, probabilmente la mia esistenza sta seguendo linee frattali. Per la seconda parte del corso di formazione ci siamo trasferiti da Ilula a Mgongo perché Fausta non poteva più garantire la traduzione simultanea , la nuova sistemazione era all’altezza della precedente , le corsiste hanno lavorato con impegno e padre Jose’ e’ stato un prezioso traduttore-mediatore culturale . Sono ritornate le docenti Rosa e Viviana assieme ad una nuova docente Nicoletta, un team notevole, preparato, entusiasta , per noi sono stati giorni un po’ frenetici , alleviati dal vedere le nostre dade far lezione e le corsiste diventare sempre più consapevoli del proprio ruolo e l’azione( inconsapevole) prendere sempre più forma ( consapevole ) . Il corso rende meno utopico il progetto di far volare il centro con ali africane . La scuola di Ageni ha organizzato una gita scolastica a Dodoma per assistere ad una seduta del Parlamento , sistemazione africanamente spartana e per Ageni il problema insormontabile legato ai servizi igienici ( il classico buco..) . Abbiamo cercato un albergo con strutture per disabili e abbiamo deciso di andare anche noi con Mario , Rossella e Sara : saremmo stati quasi invisibili per tutto il giorno e la sera ci saremmo materializzati per portare Ageni in albergo . Quando Ageni ha capito che avrebbe potuto andare in gita senza patire l’umiliazione di dover rendere pubblica la sua incontinenza si e’ illuminata tutta e ci ha regalato un meraviglioso sorriso. Le corriere affittate dalla scuola erano dei veri catorci , issarvi Ageni e’ stata impresa eroica di Lucio . La strada per la capitale e’ sterrata , si scavalcano montagne , si arriva alla diga della centrale idroelettrica , per motivi oscuri e’ vietato fotografare e fermarsi e per transitare occorre un pass che permette l’apertura dei cancelli che chiudono l’unica strada che porta a Dodoma . Misteri dei servizi segreti tanzaniani ? ricordi della guerra fredda? Paura di attentati? Noi abbiamo obbedito al divieto ma un poliziotto ci ha accusato di aver fotografato e ci ha portato nella stazione di polizia , sperduta nella savana . pensieri foschi e un po’ romanz eschi : sequestrati 5 italiani accusati di spionaggio , chissà quanto dovremo pagare di tangente , siamo ostaggi , forse e’ scoppiata la guerra tra l’Italia e la Tanzania . mi sono trasformata in diplomatica , veste che mi sta un bel po’ stretta e tra blandizie, sorrisi, verità che sembravano bugie e bugie che sembravano verità ho ottenuto gratis la nostra liberazione , accompagnata persino dalle scuse del poliziotto capo . Noi siamo arrivati a Dodoma nel primo pomeriggio , Ageni e compagne di scuola in serata perché la corriera si e’ rotta tre volte , la sera la prima sorpresa : l’albergo non ha barriere architettoniche nei luoghi comuni ma e’ impossibile entrare in bagno con la sedia a rotelle . Risolviamo tutti i problemi logistici e ci godiamo la cena di compleanno di Mario . Il giorno dopo assistiamo increduli alla disorganizzazione dei docenti tanzaniani , provando comunque una grande invidia perché in tre accompagnano 140 studentesse e nessuna si perde , nessuna brontola ; davanti al parlamento studenti da tutta la Tanzania e silenzio rispettoso , un silenzio di cui noi abbiamo perso memoria. A noi non e’ consentito entrare , ci trasformiamo in turisti in un luogo dove di turistico non c’e’ nulla e ce la caviamo benissimo , Lucio ed io ci godiamo la giornata con gli amici e una rara dimensione di coppia. Un abbraccio Bruna |
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26 maggio
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23 maggio Carissimi David che vive prigioniero del suo mondo , che non guarda nessuno , che non si relaziona con nessuno stamattina ha guardato Pamela , le ha sorriso e ha giocato a modo suo con lei. Lacrime di gioia , le dade stupite a guardare David che comunicava con Pamela .Zawadi ha scritto delle frasi con la tastiera virtuale del computer , tastiera comandata da un pulsante che aziona col piede ...e per oggi credo sia sufficiente! Un abbraccio Bruna P.s.: Pamela e' una ragazza in servizio civile presso ALM nel villaggio di Kiwere , oggi e' venuta a vedere il nostro centro |