Siamo la Nyumba Ali, "casa con le ali" in lingua swahili, una giovane associazione nata a Bologna e cresciuta sulle fondamenta di una casa famiglia costruita a Iringa nel sud della Tanzania.

2007 - Novembre - Dicembre

2007 - Novembre - Dicembre

21 dicembre

Carissimi

con la stagione della pioggia sono arrivate le cavallette, cibosucculento per grandi e piccini. Anche a casa nostra si sono raccolte e cotte cavallette saltellanti; solo dada Mpendwa ed io abbiamo rifiutato il cibo, tutti gli altri l' hanno gustato e Damiano, il
figlio di Serena e Paolo, è diventato un provetto cacciatore.

Abbiamo finalmente l'auto nuova con servosterzo, marce che entrano senza rimetterci l'articolazione, radio e aria condizionata ed è una vera gioia non restare più a piedi.

L'anno scolastico è finito e Ageni è stata promossa in sesta con risultati buoni se si tiene conto che per un anno non è andata a scuola; la vacanza scolastica durerà sino al 14 gennaio e anche Lucio può riposarsi dalla quotidiana fatica di accompagnare, andare a prendere, riaccompagnare tutto concentrato in poche ore.
Adesso le tre ragazze dormono assieme nella stessa stanza anzi… Ageni vuole dormire assieme a Viki, strette strette nello stesso letto sono l'immagine della tenerezza e della solidarietà, Viki avvinghiata a
d Ageni dorme più tranquilla e, particolare non trascurabile, c'è un lenzuolo di meno da lavare ogni mattina.
Serena ha fatto un lavoro prezioso: ha organizzato la palestra, ha visitato molte famiglie con bambini disabili, ha progettato strumenti che poi Paolo, Lucio e gli artigiani di Mgongo hanno realizzato, ha insegnato a Mage e ad Ageni gli esercizi,

Damiano gioca con le ragazze, con la dada e, come tutti noi, controlla Viki.
Non ci sono luminarie nelle strade, né alberi di Natale, coretti angelici, regali e ansia da regali; ci avviciniamo al Natale in modo sereno riscoprendo la semplicità di una festa che celebra la vita.
Serena con Damiano e Ageni ha fatto il presepe usando fantasia e materiale semplice, nessun'attesa di doni, nessun bisogno d'essere originali per forza, nessuna paura di sbagliare regalo solo l'attesa di un giorno speciale.

Per noi il Natale quest'anno è davvero speciale: è il nostro primo ad Iringa e quel giorno Ageni sarà battezzata. Appena giunta a casa nostra Ageni ha chiesto di essere battezzata, ne abbiamo parlato con padre Franco Sordella che l'ha inserita nel gruppo del giorno di Natale; Ageni vuole essere battezzata col nome che usavano nella sua famiglia, nome che, incredibile ma vero, è Faraja (Consolazione).

A tutti voi auguriamo un Natale sereno .

Bruna Lucio Mage Viki Ageni

 

19 Dicembre

Carissimi

il punto della situazione
1) è arrivata Serena Pizzato la presidente di fisioterapisti senza frontiere assieme al marito Paolo e al figlio Damiano. Stiamo attrezzando la palestra con materiale locale , sono pronti materassoni, rulli, parallele . Abbiamo contattato le realtà che conosciamo e siamo andati in giro a incontrare le famiglie di alcuni disabili. Si sta delineando il futuro della nostra associazione che potrebbe diventare il punto di riferimento per un progetto di riabilitazione su base comunitaria ( vedere il progetto della OMS) realizzando così uno degli obiettivi primari del nostro statuto.
2) mio fratello è stato contattato da IBO ( associazione nota anche come soci costruttori ) che vorrebbero fare un campo qui da noi... che ne dite? non abbiamo bisogno di costruire più nulla ma l'idea di poter sensibilizzare i giovani ci alletta e stiamo pensando di far realizzare a IBO un percorso riabilitativo esterno , percorso che potrebbe diventare di esempio. Il progetto è ancora vago ma se pensate che ne valga la pena ci mettiamo al lavoro. Noi dobbiamo come associazione offrire vitto e alloggio, per l'alloggio : casa nostra non regge più di tre persone per volta e potrebbe essere necessario
affittare un appartamentino per i volontari (il costo è basso ... ) . Siamo lusingati che IBo ci abbia chiesto di collaborare

3) èarrivata l'auto , siamo felici di non restare più piedi

4) Ageni è stata promossa in sesta e ha così recuperato l'anno che aveva perso perchè non era riuscita a fare l'esame finale. Mage sta bene , zampetta col deambulatore e ride; Viki è cresciuta tanto in altezza , ha messo su un seno prosperoso ed è un continuo pericolo perchè ingoia tutto, adesso è qui con me ride e tormenta Mage , è un vero spasso ( tira la maglia di Mage, la pizzica, le fa solletico e ride di gusto ) peccato che non possiate vedere e sentire!

5) abbiamo richieste di persone che vogliono venire qua , cerchiamo di non sovraccaricare la casa e cerchiamo di diluire le presenze nell'arco dell'anno , troppe persone non consentono un percorso riabilitativo adeguato , troppi ospiti possono nuocere all'equilibrio della casa. Le ragazze non possono vivere sempre in modo " straordinario" e hanno bisogno di ritmi abitudinari, di quotidianità.

6) dal punto di vista economico per ora non ci sono problemi , vi faremo avere il resoconto della palestra.

Un abbraccio a tutti e un BUON NATALE dalla CASA CON LE ALI

 

2 Dicembre

Buio, Penombra, Luce


BUIO 
E' stata partorita e abbandonata vicino dall'ospedale per il quale era solo un peso economico, le infermiere l'hanno chiamata Rehema (pietà).

Mario e Miriam l'avevano accolta nella loro casa per rimetterla un po' in sesto prima del trasferimento definitivo in casa di Francesca che l'aveva ottenuta in affido, dopo aver superato tutte le lentezze e le pastoie burocratiche. Rehema è stata coccolata per poche ore, è morta nella prima notte in cui qualcuno si occupava di lei.

Davanti alla minuscola fossa il sospetto, fondatissimo, che sia morta di fame e di pole pole; forse Rehema ha avuto pietà per sua madre e per chi ha visto in lei solo un peso economico, ma noi, noi dobbiamo urlare per lei e per chi non ha voce.
Pochi giorni dopo Henry della Faraja è morto di malaria, basta la malaria perché un bimbo, che ha ereditato dalla madre Aids e sofferenza, si spenga in poche ore. Ho visto più funerali di bambini nei pochi mesi a Iringa che in tutta la mia precedente vita in Italia.

PENOMBRA

Viki è stata male : irrigidita, occhi vuoti rivolti al cielo , bocca storta spalancata; Mage, Ageni ed io spaventate ma la mano è andata automaticamente a digitare numeri di telefono, Zula ha portato Viki a letto, in pochissimo tempo è arrivato Nicola (un medico italiano che lavora nel centro Aids della Consolata), Viki ha aperto gli occhi e ha sorriso. Per alcuni minuti si è fermato tutto, solo una preghiera "non farla morire" e poi la gioia di vederla sorridere e slecazzare tutto di nuovo. Sono bastati quei minuti per intuire le difficoltà di un'esistenza totalmente affidata agli altri e il doloroso privilegio di avere quell'esistenza nelle proprie fragili mani. In questi giorni sono sola: Lucio è andato a Dar Es Salaam a ritirare l'auto nuova (finalmente, più di sette mesi d'attesa) e ad accogliere Serena, la presidente di fisioterapisti senza frontiere, suo marito Paolo e il figlio Damiano. L'essere stata sola ad affrontare le paure delle ragazze e le mie mi ha, ancora una volta, fatto capire che da soli non si è nulla, ci vogliono gli altri per andare avanti, qualunque sia la direzione scelta.

LUCE

La scuola internazionale di Iringa ha organizzato un party internazionale con degustazione di cibi , in cortile sono stati allestiti un tavolo europeo nella quale primeggiavano la cucina italiana e quella greca, uno africano,uno indiano, un fuoco sul quale lentamente arrostiva un capretto . All'interno balli masai e tanzaniani , canti inglesi , bimbi della scuola internazionale che si esibivano in arti varie , miscuglio di colori in tutti i sensi. Siamo andati con le bimbe e la dada, se n'è parlato per una settimana, entusiasmo e curiosità alle stelle . Mage ha sfoggiato il suo vestito rosa confetto con i luccichini, Ageni jeans e maglietta italiani, Viki pantaloni con ricami e maglietta nuova, la dada camicetta coi brillantini proveniente dall'Italia, Lucio ed io i soliti jeans e maglietta… Gli occhi che brillavano dalla gioia nel vedere tanta gente e così diversa e poi il poter mangiare qualunque cosa gratis e i dolci e la musica e i balli e il fuoco e le carezze affettuose e riconoscere gli amici wazungu, quello è Mario, quello è Alessandro, c'è anche Francesca, ciao Miriam, mi sono dimenticata come si chiama quello là, davvero posso mangiare tutto quello che voglio? Ma proprio tutto? Quanto costa? Dov'è la pasta come quella che mangiamo a casa ?

Mage Viki Ageni , diverse ma finalmente uguali , felici come tutti i bambini presenti. E dopo la cena tutti a ballare, Viki dondolante a ritmo, contesa da tutti, Mage che teneva il tempo con la testa, Ageni che ballava in carrozzina agitando le braccia. Pura felicità.

Siamo tornati a casa tardissimo, Mage si è tolta il vestito bello , si è messo l'abito di casa e … si è seduta a tavola per mangiare, Ageni in bagno continuava a cantare e non voleva andare a letto, Viki si è addormentata subito. Non abbiamo foto della serata in società (batteria scarica) ma forse è meglio così perché l'abbiamo vissuta e immortalata senza l'ansia della documentazione ; provate a vederla anche voi con gli occhi dell'affetto .

Un abbraccio a tutti

Bruna

28 Novembre

Carissimi

dopo due notti insonni e un po' di nervoso per la connessione che viene e va sono riuscita a caricare un video girato in palestra.
Copiate

http://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=2orSe0ULM3s

oppure su You Tube cercate nella palestra della casa con le ali.
La voce è di Gabriella L. , accompagnata da Guido S. 

Non appena possibile vi racconterò alcune nuove avventure nella casa con le ali 
Un abbraccio a tutti 
Bruna Lucio MAV

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